Google Adwords: basta pagare?

La risposta è semplice: assolutamente no.

Molti sprovveduti credono che, alzando la posta in gioco, Google faccia festa e dia tutto lo spazio a chi paga un CPC (costo per click) più alto. La verità, come sempre, è nel mezzo.

Google guadagna a prescindere che ognuno di noi sia o meno sui loro servizi di pubblicità online. Non ha bisogno di cercarsi clienti, ma noi abbiamo bisogno di google per generare leads.

Google può permettersi di fare “il figo”. I numeri sono dalla sua.

primi su google
Questo è Google che fa il figo

La filosofia dietro il posizionamento su Google è la rilevanza per gli utenti che usano il suo motore di ricerca. Se cerco “cibo per pesci rossi”, non può uscire come pubblicità la pizzeria sotto casa. Ok, per alcuni clienti potrebbe essere rilevante – per coloro che danno da mangiare pizza ai pesci – ma possiamo dire che non sono la vasta maggioranza degli utenti.

Sei primo su Google Ads se il tuo servizio è quello che veramente cercano i consumatori.

Questo in linea assolutamente generale. Veniamo ora ai criteri concreti che regolano il posizionamento di un proprio annuncio. Ogni parola chiave legata ad esso ha un suo Quality Score (punteggio di qualità). Esso è un algoritmo di Google che prende in considerazione una serie di elementi molto precisi. Vediamoli.

  • Click through rate (CTR).
  • Ad Relevance.
  • Landing Page Relevance.

Il click through rate è la % di utenti , tra quelle che hanno visualizzato l’annuncio, che lo cliccano ed entrano nel vostro sito. Si pensa che questo criterio sia quello che regola più della metà del quality score. Il perché è facilmente spiegabile: il CTR è come un voto della giuria popolare. Se quella parola chiave fa cliccare di più il vostro annuncio, evidentemente il pubblico è dalla vostra parte. Ha molto senso, se ci pensate.

L’Ad Relevance è quanto sia rilevante e significativo il vostro annuncio per quella specifica parola chiave. Tornando ai nostri amici di cui sopra, se cerchi “pesci rossi”, se nell’annuncio c’è scritto “i migliori pesci rossi di Bologna”, Google valuta quella pubblicità un match perfetto per quella parola chiave. Il che, peraltro, aumenterà la probabilità di aumentare il Click Through Rate. L’Ad relevance si dice pesare circa un 30-40% sul Quality Score.

La landing page relevance, infine, è simile all’ad relevance, ma si applica alla pagine che si aprirà una volta cliccato sull’annuncio. Se contiene le parole chiave ricercate dall’utente, Google comunicherà ai suoi sistemi che il vostro annuncio ha tutte le carte in tavola per avere un gradimento del pubblico.

Bene, ora sapete tutta la teoria dietro ad ogni annuncio Google. Per la pratica, vi consigliamo sempre di affidarvi a professionisti, perché basta veramente poco per buttare i propri soldi nella vaschetta del pesce con Google Ads. Non fatevi ingannare dalla facilità con cui Google vi vende i propri servizi. C’è sempre un trucchetto dietro l’angolo.

Buona vita!

Il team WORDS TRADERS


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